Vincent Van Gogh - Biography

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1890 
1890 Il 1890 inizia per Vincent in modo molto simile all'anno precedente, con vari recuperi e ricadute. Come prima, egli continua a lavorare quando può e, mentre la sua vita volge al termine, i suoi lavori ottengono sempre maggiori riconoscimenti.

Il 31 gennaio Jo, la moglie di Theo, dà alla luce un figlio che viene chiamato Vincent Willem. Dopo un serio attacco in febbraio durato due mesi, viene deciso che Vincent si trasferisca più vicino a Theo e che sia posto sotto le cure del Dr. Paul Gachet. Vincent migliora nettamente durante il trasferimento e quando arriva a Parigi appare in buone condizioni (più in forma, in effetti, di suo fratello che aveva sofferto problemi di salute per anni).

In maggio Vincent si trasferisce a Auvers-sur-Oise, appena a Nord-Ovest di Parigi e, mentre è sotto cura dal Dr. Gachet, inizia a dipingere con incredibile energia, producendo più di 80 dipinti negli ultimi due mesi che gli rimangono da vivere.

Giugno: Vincent continua a produrre alcune delle sue opere migliori, e il suo stato di salute fisico e mentale migliora nettamente. Il Dr. Gachet ritiene che Vincent sia guarito completamente, e Vincent trascorre molto tempo assieme a Theo, Jo e il suo nuovo nipote. A molti sarebbe sembrato che Vincent fosse finalmente felice.

Luglio: Mentre le condizioni di Vincent miglioravano, peggiorarono quelle di Theo, che stava vivendo un periodo di difficoltà finanziarie ed era preoccupato per il cattivo stato di salute del figlio neonato.

Vincent visita Theo il 6 luglio e rimane sconvolto nel constatare le condizioni di Theo. Vincent continua a lavorare nelle settimane seguenti, ma il suo stato mentale alla fine subisce un tracollo, forse a causa del fatto che ormai si sente un peso per Theo e la sua famiglia, nonchè responsabile per la loro precaria situazione finanziaria e i guai connessi.

Il 27 luglio Vincent esce a fare una passeggiata e si spara nel petto con una pistola. Riesce a tornare a casa barcollando la sera tardi, ma non fa cenno a nessuno delle sue condizioni. Vincent viene infine trovato ferito nella sua camera e viene convocato un medico. La pallottola non può essere rimossa e viene chiamato Theo.

Le ultime ore di Vincent somigliano molto agli ultimi due anni della sua vita--passando dall'angoscia mentale più completa ad una apparente contentezza. Dopo aver tentato il suicidio, Vincent trascorre il poco tempo che gli rimane da vivere seduto a letto fumando la pipa, con Theo seduto al suo fianco per tutto questo tempo. Verso la fine, Theo sale sul letto e stringe la testa di Vincent tra le sue mani cullandolo. Vincent dice: "Vorrei poter morire così."

Vincent muore nelle prime ore del 29 luglio. Il funerale ha luogo il giorno dopo, e la sua bara è ricoperta di dozzine di girasoli, che egli amava così tanto.

 

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