Vincent inizia a migliorare con
l'anno nuovo e lascia l'ospedale a Arles il 7 gennaio. Durante
la prima parte dell'anno, lo stato di salute mentale di Vincent
oscilla paurosamente.
A volte è completamente calmo e lucido;
altre volte soffre di allucinazioni e fissazioni. Vincent
continua sporadicamente a lavorare nella sua "Casa Gialla", ma
la frequenza crescente degli attacchi lo induce, con l'aiuto di
Theo, a farsi ricoverare presso l'ospedale psichiatrico di Saint
Paul-de-Mausole a Saint-Rémy-de-Provence.
L'anno trascorre tra vari
recuperi e ricadute dello stato mentale di Vincent. Quando è in
grado di farlo, Vincent continua a dipingere i suoi paesaggi (la
serie famosa dei boschetti di ulivi e dei cipressi) in
manicomio, ma è obbligato a smettere quando i suoi attacchi (nel
corso dei quali egli cerca di avvelenarsi ingerendo i suoi
colori) ritornano.
Poichè questi attacchi si verificano spesso
quando è all'aperto, Vincent si autoconfina dentro il manicomio
ed inizia una serie di dipinti basati sulle opere di altri
artisti che ammira (in modo particolare, Millet e Delacroix).
Per ironia della sorte, mentre
lo stato mentale di salute di Vincent continua a deteriorarsi
nel corso dell'anno, la sua opera inizia infine a ricevere
riconoscimenti presso la comunità artistica.
I suoi dipinti
Notte stellata sul Rodano e Iris sono in mostra al Salon des
Indépendants in settembre, e in novembre viene invitato ad
esibire sei dei suoi lavori da Octave Maus (1856-1919),
segretario del gruppo di artisti Belgi "Les XX".
Vincent riprende a lavorare
all'aperto, ma l'anno si conclude con uno dei suoi peggiori
attacchi, nel corso del quale egli cerca nuovamente di
avvelenarsi, e una volta di più perde del tutto la ragione.
Nel mese di giugno realizza la sua
famosa opera Notte stellata. |